Progetto Recupero

Prevede la ricerca e la risoluzione di anomalie bancarie, finanziarie ed esattoriali per il recupero di importi non dovuti, relativi a contratti di conto corrente, mutuo, leasing, finanziamenti, nonché la verifica dii cartelle esattoriali ed il riileivo di perdite da derivati e/o investimenti finanziari.

La FEDERBCC, mediante professionisti convenzionati, si occupa di:

– recuperare le perdite subite da anatocismo e costi occulti pagati su conti correnti bancari;
– recuperare le perdite subite da usura e costi occulti pagati su mutui, leasing e finanziamenti e non pagare più gli interessi sulle rate successive e/o rinegoziare i contratti mediante una perizia econometria ed attività stragiudiziali, di mediazione e, in ultima analisi, giudiziarie;
– recuperare le perdite subite per rischi e costi occulti su investimenti finanziari consigliati dagli istituti di credito o dalle società di investimento;
– recuperare le perdite subite per rischi e costi occulti su derivati, che coinvolgono moltissime imprese ed enti locali.

Perdite subite da usura su mutui, leasing e finanziamenti.

Molti contratti di Mutuo, di Finanziamento e di Leasing oggi in circolazione incorporano tassi di interesse usurari, ossia prevedono il pagamento di un tasso di interesse che oltrepassa le soglie di usura fissate trimestralmente dal M.E.F. e pubblicate dalla Banca d’Italia. La presenza di un tasso usurario configura reato ai sensi dell’art. 644 del Codice Penale, per il quale si configura il reato di usura “quando taluno si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari“. Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese contrattualizzate ab origine, anche se non effettivamente corrisposte, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito. In virtù di un elevato numero di mutui, di finanziamenti e di leasing esaminati, si è stimato che oltre il 70% di tali contratti incorpora condizioni usurarie contestabili all’istituto concedente. La presenza di tassi usurari, qualora venga accertata in sede giudiziaria, comporta l’obbligo per la banca di restituire al cliente tutti gli interessi già pagati dall’inizio del contratto di Mutuo, Leasing o Finanziamento e di non addebitare ulteriori interessi a carico del cliente fino all’estinzione del Mutuo, Leasing o Finanziamento.

Perdite subìte da anatocismo su conti correnti bancari

I rapporti bancari tra cliente e banca nascondono spesso costi ed interessi illegittimi applicati dalle banche a discapito dei clienti, la maggior parte delle volte a loro insaputa. Spesso, infatti, gli interessi addebitati negli estratti conto non trovano fondamento nelle pattuizioni contrattuali, oppure risultano da modifiche applicate dalle banche unilateralmente ed ingiustificate, sempre a danno del cliente. Accade inoltre che, in molti trimestri, i tassi risultano usurari, ossia superiori alle soglie di usura pubblicate trimestralmente dalla Banca d’Italia. Ciò permette a molti clienti di recuperare gli interessi illegittimamente pagati alle banche. La fase di recupero si basa sulla capacità di dimostrare, attraverso una dettagliata perizia tecnica econometrica, le violazioni normative compiute dalle banche e gli ammontari contestabili a seguito di tali violazioni.

Perdite subite da rischi e costi occulti su investimenti finanziari

Sono quelle riferite a qualunque tipo di investimento finanziario, dalle singole azioni alle gestioni patrimoniali. L’approccio è quello di analizzare nel massimo dettaglio le caratteristiche dei prodotti finanziari proposti e venduti dalle banche ai risparmiatori, al fine di valutarne la conformità alla normativa vigente. Quasi sempre le perizie hanno dimostrato l’esistenza di elementi di inadeguatezza degli investimenti rispetto alle caratteristiche della clientela e rispetto alla loro propensione al rischio dichiarata; esse hanno inoltre dimostrato la presenza di commissioni e/o costi impliciti non dichiarati dalle banche e/o dalle società di investimento, al momento della sottoscrizione dei contratti.

Perdite subìte da rischi e costi occulti su derivati

Dalla fine degli anni ’90 le maggiori banche italiane ed estere hanno proposto e venduto su larga scala contratti derivati di tipo “IRS” o “Swap” caratterizzati da strutture altamente complesse, tali da creare ingenti perdite nei bilanci dei clienti. In alcuni casi, le perdite subìte dai derivati sono state la causa del loro fallimento. I derivati hanno prodotto, simmetricamente, enormi profitti per le banche che li hanno commercializzati, sotto forma di commissioni e/o costi impliciti, ossia i costi applicati al momento della loro sottoscrizione, ma non dichiarati ai clienti. La Delibera Consob n. 11522/1998, oggi sostituita dalla Delibera n.16190/2007, stabilisce l’obbligo per gli intermediari di fornire ai clienti le informazioni relative a tutti i costi e/o commissioni incorporate negli strumenti finanziari. Quest’obbligo, tuttavia, è stato largamente disatteso in fase di vendita di molti strumenti finanziari ed in particolar modo di contratti derivati.